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Sport e difetti visivi

  • Autore: Loiacono Marialuisa
  • 22 gen, 2018

Può l'attività sportiva prevenire i disturbi della vista?

"Chung, la rivincita del nerd. Un baby fenomeno (miope) va all’esame di Djokovic."
Titola così stamane il quotidiano La Stampa Sport dopo la vittoria del 21enne coreano Hyeon Chung contro il serbo Novak Djokovic sei volte vincitore dell' Australian Open.
Il giovane coreano, 58esimo nella classifica mondiale, ha iniziato a giocare da bambino su consiglio dei medici per tenere sotto controllo la miopia e tuttora sfoggia occhiali da miope piuttosto inconsueti nello sport professionistico.
Ma è vero che passare tanto tempo all'aria aperta aiuta ad arginare lo sviluppo della miopia?
Secondo uno studio pubblicato nel 2011 dall’Università di Cambridge (Regno Unito) per i bambini il rischio di avere la miopia si riduce del 2% per ogni ora in più trascorsa all’aperto ogni settimana.
Anche l'Università di Sidney, pubblicando una ricerca condotta su oltre quattromila bambini sulla prestigiosa rivista Ophthalmology, ha confermato che ciò che conta è la maggior quantità di luce in cui si è ‘immersi’ quando si sta all’aria aperta: più è intensa e maggiore è la profondità di campo e la visione risulta distinta. Inoltre, l’aspetto più interessante è che la retina viene stimolata a rilasciare la dopamina, un neurotrasmettitore che sembra inibire o rallentare l’allungamento del bulbo oculare tipico dei miopi.
Ma quindi la miopia si può prevenire? La risposta non è certa ma sicuramente trascorre più tempo all'aria aperta e adottare uno stile di vita sano non può far altro che migliorare il nostro stato di salute generale.
Autore: Loiacono Marialuisa 19 gen, 2018
Mi presento! Sono Marialuisa Loiacono e ho fondato 15 anni fa l'Ottica del Sedile a Modugno. Mi piace definirmi un ottico per scelta e per passione perché questo lavoro ce l'ho nel sangue da sempre. Portando gli occhiali sin dalla tenera età ho cercato di fare di questa "protesi" un vezzo, un segno distintivo ed è allora che mi sono appassionata alla materia. Dopo aver concluso gli studi, a soli 21 anni, mi sono lanciata in questa avventura che ancora oggi mi entusiasma e mi da stimoli continui. Precisa in maniera maniacale, faccio il mio lavoro con professionalità e amore cercando di ricreare all'interno del negozio un luogo in cui la gente si possa sentire seguita, consigliata e soprattutto a suo agio. Mi rende felice vedere l'espressione di contentezza sul volto del cliente quando indossa l'occhiale "giusto", che lo fa sentire se stesso e a suo agio con gli altri. Perché "l'occhio è il punto in cui si mescolano corpo e anima" e non dobbiamo dimenticarlo!
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